Il 22 marzo 2014, a Tobruk, sulla strada che lo portava al lavoro, Gianluca Salviato – quarantotto anni, veneziano di nascita, padovano di adozione, capo cantiere della Enrico Ravanelli, società di costruzioni friulana impegnata nel riavvio dei lavori per gli impianti idrici e fognari della municipalità di Al Butnan – viene sequestrato da una banda legata ad Ansar Al Sharia
Tra percosse, tentate esecuzioni, umiliazioni fisiche e psicologie, trasferimenti, rimane per 243 lunghissimi giorni in balia di due bande di giovanissimi sequestratori: uno legato al movimento integralistico Al Sharia, che lo voleva uccidere; l’altro assimilabile a una banda di delinquenti comuni, che puntava al riscatto.
Salviato racconta come ha vissuto, combattuto e sia riuscito a sopravvivere a questa terribile esperienza, e offre, nel contempo, una testimonianza diretta, inedita e preziosa, di un mondo sconosciuto e minaccioso che marcia dietro la bandiera dell’autoproclamato Califfato.
Dedica
A Padre dall’Olio e a Giovanni Lo Porto
A tutti coloro a cui è stata tolta la libertà
Ho imparato che il coraggio non è l’assenza di paura, ma il trionfo della paura.
L’uomo audace non è quello che non ha paura, ma quello che conquista la paura .
Nelson Mandela